Richiedi la Cessione del Quinto dello Stipendio ed ottieni fino a € 75.000 per realizzare i tuoi progetti

Contatta i nostri consulenti e ricevi il tuo preventivo ora!
Che cos'è la Cessione del Quinto dello Stipendio
Cessione del quinto dello Stipendio
La cessione del quinto dello stipendio è una tipologia di prestito non finalizzata, da estinguersi attraverso trattenute dirette sullo stipendio, fino ad un massimo di un quinto dell’emolumento valutato al netto delle ritenute.
Se sei un lavoratore dipendente e vuoi richiedere un finanziamento non finalizzato rimborsabile in comode rate mensili, puoi usufruire della Cessione del quinto dello Stipendio.
Un finanziamento semplice e comodo che prevede il rimborso del capitale con addebito direttamente sul tuo stipendio, senza alcun impegno per te.
Questa particolare forma di credito al consumo, tipicamente italiana, è stata introdotta nel secondo dopoguerra (attraverso il D.P.R. 5 gennaio 1950 n. 180) al fine di agevolare l’accesso al credito da parte dei dipendenti statali di un’Italia particolarmente provata dalla guerra: lo scopo era quello di tranquillizzare i creditori concedendo una garanzia solida come il salario dei dipendenti pubblici, consentendo ai consumatori di accedere a un forma di credito di importo potenzialmente elevato.
Attualmente, grazie ad opportune modifiche normative (legge 80/2005), questa forma di credito è disponibile anche per i dipendenti privati ed i pensionati.
Come abbiamo visto il nome di questo strumento deriva dal fatto che l’importo della rata non può superare il valore di un quinto del salario netto: dipende poi dalla specifica amministrazione/datore di lavoro la facoltà di concedere o meno di includere ai fini del calcolo della quota cedibile anche la tredicesima e l’eventuale quattordicesima.
Richiedi la Cessione del Quinto dello Stipendio ed ottieni fino a € 75.000 per realizzare i tuoi progetti

Chi può ottenere la Cessione del Quinto dello Stipendio?
La Cessione del Quinto dello Stipendio è fruibile solo da lavoratori dipendenti, in particolare:
- Dipendenti pubblici;
- Dipendenti privati;
- Dipendenti parapubblici;
- Dipendenti di cooperative;
- Medici;
- Dipendenti arruolati nelle forze dell’ordine;
- Dipendenti amministrativi di scuole e università;
- Docenti.
